Pizza Fritta – Un capitolo molto importante della storia della pizza Napoletana è quello relativo alla pizza fritta , un’usanza molto diffusa nelle migliori pizzerie a Napoli, nata negli anni successivi al secondo Dopoguerra.
É proprio quello che oggi avremmo definito “street food”: dalle piccole abitazioni che si affacciavano sulle vie della “spaccanapoli”
Galleria Pizza Fritta
infatti, le signore dai propri appartamenti improvvisano questi piccoli banchetti da lavoro dove, in grosse pentole, friggevano queste pizze realizzate precedentemente dentro le proprie abitazioni. Ma come si realizza una pizza fritta napoletana, e qual è la differenza rispetto alla classica pizza che tutti conosciamo?
Gli ingredienti sono molto simili , ma ci sono due differenze sostanziali: la chiusura, detta a Battilocchio , ovvero farcita al
Pizza Fritta
centro e ripiegata su se stessa, e ovviamente la cottura che avviene in olio bollente, metodo di cottura più economico negli anni di povertà rispetto al forno. Anche il ripieno è stato pensato per poter essere fruibile da tutti durante il Dopoguerra: ricotta e cicoli erano i classici ingredienti “poveri”.
La pizza fritta di Napoli divenne poi famosa in tutto il mondo grazie a Sophia Loren e al suo film “L’Oro di Napoli” dove il protagonista, un venditore di pizza fritta, è all’ affannosa ricerca di un anello che la moglie infedele, asserisce di aver perso nell’impasto.
Oggi sono poche le Pizzerie a Napoli che garantiscono una pizza fritta fatta secondo tradizione, tra cui annoveriamo ovviamente la storica Pizzeria Pellone.